Il lato conveniente della reputazione online

Partiamo da un dato: negli Stati Uniti il 70% delle aziende dichiara di non aver considerato candidati sulla base di informazioni carpite online anche se gli stessi erano in possesso di tutti i requisiti necessari a ricoprire determinati ruoli, anche se erano più adatti di altri.

E in Italia? La situazione non è molto diversa, il 36% delle imprese italiane infatti ammette di ricorrere al Web per approfondimenti e verifiche sui candidati: al vaglio c’è la nostra vita privata, in palio il posto di lavoro.

Controlli incrociati, prima i curricula poi i profili Social, stato civile, preferenze, credo politico ma non solo, vita vissuta grazie a fotografie e video che concorrono ad identificarci, a presentarci, involontariamente è certo, oggi che il confine tra vita privata e vita lavorativa è valicabile da tutti, semplicemente, online.

Un altro esempio che spiega ancora una volta come sia importante tutelare la propria reputazione sul Web, non a caso sempre più professionisti si rivolgono ad agenzie specifiche per monitorare ed eventualmente intervenire sul proprio sentiment online. È una nuova strategia di marketing, nuova almeno nel nostro Paese, alla quale stanno ricorrendo tutti, aziende, Brand, liberi professionisti, politici e associazioni, perché una fotografia, un commento negativo, un rumor, nell’era dei Social Network può veramente rovinare una carriera ma d’altro canto come in tutte le cose trovato il meccanismo trovato il beneficio, lo stesso strumento, infatti, può essere usato a nostro vantaggio, il prodotto da sponsorizzare: noi stessi. Le imprese italiane controllano i nostri profili prima di assumerci? Perfetto, utilizziamo il nostro profilo per presentarci al meglio. I consumatori cercano informazioni sui prodotti prima di ogni acquisto? Bene, io azienda cerco un dialogo con te, mio cliente, perché mi interessano le tue opinioni, perché mi interessa il tuo grado di soddisfazione. Della serie: c’è sempre un lato positivo della medaglia e in questo caso la medaglia è d’oro.

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