Il nuovo giornalismo è fare personal media


Tutto quello di cui hai bisogno puoi trovarlo qui, nel grande serbatoio di internet!
Prodotti, servizi, libri, film, informazioni, e tutto quello che può venirti in mente..tutto e tutti si è sul web in una battaglia aperta per l’egemonia. Tutti i settori merceologici, tutte le categorie aziendali, tutti i professionisti, dal commercialista all’avvocato, dal politico al giornalista.

Ma quali contenuti e quale ruolo ha oggi il giornalismo che sta subendo la grande transizione dal XX secolo delle masse, al XXI secolo del personal?

Cambio di marcia e flessione delle vendite portano il giornalismo sul web che cerca in maniera sempre più autorevole un proprio percorso, con l’obiettivo di soddisfare e rispondere le esigenze dell’utenza. Un’utenza, questa del web 2.0, attenta ed evoluta rispetto a quella dei tanto famigerati rotocalchi.

Il mondo digitale ha creato una vera e propria scissione nel modus operandi del giornalismo, si è passati da un prodotto editoriale di tipo omogeneo, a un tipo di comunicazione mirata al singolo lettore. Un lettore che diventa sempre più specializzato nell’ascolto, è più attivo nel ricercare le informazioni che desidera senza riceverle passivamente, con il rischio di far crescere un atteggiamento di totale avversione, come di fatto è realmente successo.

Sorge  dunque inevitabile la domanda se il futuro del giornalismo è nei social media.

A tale proposito citerei un grande giornalista, Gianni Riotta, che risponde con una chiave di lettura chiara e reale su quelle che sono le nuove premesse e le future promesse dei social media per il giornalismo,  affermando, in base alla grande rivoluzione contenutistica in atto, che il futuro del giornalismo è nel personal media.

“Quello che più colpisce” – come afferma Gianni Riotta – “è la forma di libertà che il web ci propone” –  In quest’era cibernetica, è innegabile che stiamo vivendo il secolo dell’individuo, dove il protagonismo è reso possibile dalla creazione di contenuti, rendendoci più che mai creatori di noi stessi.

Il web è un grande serbatoio di ricerca che ci memorizza, proponendoci, in base alle nostre ricerche e alle nostre inclinazioni, quello di cui abbiamo bisogno  – dunque,  “la sfida del nuovo giornalismo è quella di capire questo per orientarsi verso i personal media”. 

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