Politica 2.0 al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia

Come ogni cosa ha un inizio anche questa nostra riflessione ne ha uno, ed è un inizio d’eccezione: il Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia, una manifestazione ormai di rilevanza cosmopolita, un’occasione per poter discutere di giornalismo, informazione, libertà di stampa e democrazia seguendo il modello 2.0.

Soffermiamoci ora sulla politica, è indubbio che internet e i nuovi strumenti di comunicazione ne stanno cambiando profondamente l’informazione, il rapporto politico-cittadino, chi è dentro acquisisce consensi e chi è fuori ha ancora poco tempo a disposizione per adeguarsi, una cosa è certa non può farne a meno.

Blog e social network, è con questi strumenti che si fa la politica ed è con i semplici meccanismi di sharing che si condividono idee e opinioni che possono così prendere vita e adempiere al proprio scopo: informare. Giusto il tempo di un click.

Lo sa bene Sam Graham-Felsen, Blog Director dell’attuale Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, invitato al Festival nella giornata di Sabato ad illustrare la sua straordinaria esperienza: aver fatto conoscere ad una popolazione immensa un perfetto estraneo e averlo fatto eleggere Presidente. È l’integrazione tra il Web e i media tradizionali che ha funzionato nella strategia di Graham-Felsen, è l’interazione tra il cittadino e il candidato, è il rapporto di fiducia che si è istaurato.

E a pensarci bene è proprio questo, i nuovi strumenti multimediali ci riportano ad una dimensione della politica che è tipica degli inizi, quando i politici si interessavano dei bisogni di tutti e proponevano soluzioni a vantaggio della collettività, una dimensione che si è persa negli ultimi anni tanto che si è diffusa tra gli elettori l’idea di una casta di intoccabili. I politici 2.0 ritornano al comizio, al pulpito ma non è più a senso unico, non è il politico che parla e l’elettorato ascolta, ora l’elettorato, risponde, solleva questioni, dissente, fa sentire le sue ragioni, propone soluzioni alternative. Ora come non mai l’elettore è il politico.

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